TEATRI SENZA FRONTIERE – Teatro Solidarietà nel Mondo

Teatri Senza Frontiere - Teatro Solidarietà

Arterie Teatro aderisce all’edizione 2021 di Teatri Senza Frontiere, nove giorni di spettacoli e laboratori artistici nel campo profughi di Bihac in Bosnia Erzegovina.

Partecipa lo staff artistico di Proscenio Teatro (Fermo), Teatro Bertolt Brecht (Formia), Granteatrino Casa di Pulcinella (Bari), Arterie Teatro (Molfetta), Filodirame (Palazzolo sull’Oglio).

In collaborazione con IPSIA, UTOPIA, MARAMEO, Clown & Clown Festival, Veregra Street Festival.

“TEATRI SENZA FRONTIERE” è un progetto ideato da Marco Renzi che raccoglie un’esperienza iniziata molti anni fa nell’ambito del festival “I Teatri del Mondo”, di cui lo stesso è stato ideatore, fondatore (insieme a Gianni Battilà e Giuseppe Nuciari) e direttore artistico per 27 anni, dal 1990 al 2016, esperienza che ha visto la realizzazione di momenti di teatro e solidarietà in particolari luoghi del mondo dove miseria e povertà rendono l’infanzia un diritto tutt’altro che acquisito: Etiopia (2010-11) intervento con ragazzi di strada e orfani di Debre Marcos, in collaborazione con CVM-Comunità Volontari per il Mondo; Amazzonia\Brasile (2012-13) intervento con ragazzi di strada e delle periferie più povere di Manaus, in collaborazione con ALOE-Associazione Missionaria e Istituto “Ler Para Crescer”; Albania\Kosovo (2014-15) laboratori con ragazzi dei campi Rom e spettacoli a Scutari, nel nord dell’Albania e in Kosovo, in collaborazione con IPSIA\ACLI e “Dora J Pajtimit”; Ghana (2016) laboratorio con ragazzi orfani della missione “In My Father’s House” e spettacoli ad Abor e nel Volta Region, in collaborazione con “Children’s Land”.
Dal 2017 l’Associazione UTOPIA (Unione Teatri Operativi per l’Infanzia e l’Adolescenza), che riunisce molte compagnie di teatro per ragazzi italiane, ha preso la gestione del progetto, riaffidandola allo stesso Marco Renzi, al fine di garantirne continuità e qualità. Il lavoro è oggi parte del festival internazionale del teatro per ragazzi MARAMEO, ed è realizzato in sinergia con altri importanti festival quali “Veregra Street” e “Clown & Clown Festival”.
Nel 2017, dal 15 Settembre al 2 Ottobre, un gruppo di sognattori provenienti da diverse formazioni, sia del nord che del sud Italia, sarà in Kenya, a Nairobi, ospite della missione gestita da Padre Renato Kizito Sesana, dove realizzerà un laboratorio per bambini e ragazzi orfani ospiti della struttura, laboratorio che si concluderà con l’allestimento e la rappresentazione pubblica di uno spettacolo, parallelamente gli attori dell’equipe effettueranno spettacoli a Nairobi e nell’omonima contea.
Aderiscono al progetto persone che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo ad un lavoro che per certi versi ribalta l’idea di internazionalità alla quale i nostri festival ci hanno abituato, non più e non solo ospitalità a compagnie straniere ma interventi diretti e mirati in alcune zone del mondo (sempre troppe purtroppo) dove i bambini faticano ad essere tali e dove c’è senz’altro bisogno di acqua e di cibo, ma anche di idee che possano arricchire quei futuri così incerti.
“Teatro Senza Frontiere” non è la tournée di questa o quella compagnia che va a fare spettacoli in un paese straniero, questo lo si fa da sempre, è invece un percorso nuovo che vede più soggetti impegnati a disegnare qualcosa di diverso; accendere la luce di un festival dove l’ombra è potente, cercando di illuminare ovunque sia possibile: villaggi, strade, foreste, periferie, mettendo in campo una forza nuova, frutto di sinergie e passioni.

“…ha preso forma nel tempo uno “spirito del festival”, un’entità semplice che continua a ricordarci che ogni bambino di questo mondo, qualunque sia la latitudine a cui vive, la religione e la fede politica in cui credono lui e la sua famiglia, ha diritto al gioco, all’affetto, all’istruzione e a quella cosa meravigliosa che chiamiamo infanzia…per questo siamo andati e per questo continueremo a farlo…abbiamo fatto vivere a tanti ragazzi e alle loro famiglie un momento molto speciale, abbiamo seminato nell’aria e nel millennio, qualcuno ha sentito la forza che il teatro porta ancora con sé e che nessuno potrà mai cancellare, speriamo che qualcosa nasca… alla fine di ogni progetto c’è sempre un aereo che ci riporta a casa, che vola sopra i campi, i ponti, le foreste e i tanti pensieri che ogni volta riempiono i nostri bagagli, non ci sono risposte facili, la realtà è complessa, il mondo ancor di più, chi non si pone domande si è fermato, personalmente preferisco procedere con mille dubbi.”